I costi di ristrutturazione – e ormai è cosa nota – non sono mai quelli che ci si aspetterebbe. Si parte da un preventivo che propone una cifra specifica e ci si trova a spendere il doppio (se non il triplo, in alcuni casi) alla fine dei conti: ma come è possibile?
A patto che non vi siano imprevisti reali (guasti, ritardi nelle consegne dei materiali ordinati, ecc.), di solito lo spreco di soldi è sempre una costante. La ristrutturazione è una spesa molto importante per ogni individuo che desidera investire i propri soldi nella coronazione del sogno di tutta una vita: avere una casa ideale, perfetta per la propria famiglia e costruita sulle proprie necessità. Tuttavia, la realtà è molto diversa: in una utopistica visione delle cose, chi paga per un servizio ottiene ciò che si sarebbe aspettato al momento della presentazione del contratto. Ma, fin troppo spesso, non è assolutamente così.
Le lamentele di coloro che si sono affidati a ditte individuali per la ristrutturazione del proprio immobile sono infinite. Parliamo di realtà in cui ci si affida alla (presunta?) professionalità di chi dichiara di essere nel campo da anni, dove si finisce per ritrovarsi ad avere a che fare con operai non specializzati e, di conseguenza, non all’altezza del compito che devono svolgere.
Sebbene una variazione dell’8-10% sia considerabile normale, non lo è quando si parla di variazioni sul preventivo dal 30% al 50%. E, in questi casi, è bene essere a conoscenza dei trucchetti che fanno raddoppiare il preventivo per la ristrutturazione.
Dal preventivo al disastro
Chiunque sia intenzionato a ristrutturare la propria casa partirà dal primo tassello fondamentale: il preventivo. Generalmente, le persone si rivolgono a ditte individuali o imprese edili mastodontiche su consiglio di un amico o di un parente. Magari, in quella ditta ci lavora un conoscente o un familiare, magari le voci in merito alla qualità del lavoro offerto presentano la scelta in maniera tale da rivolgersi positivamente a chi, si presume, sia in grado di svolgere il servizio del quale abbiamo bisogno.
A questo punto, chi ha bisogno di ristrutturare un immobile si comporta, solitamente, in due modi: o si rivolge a un’unica impresa, il cui preventivo sembra essere estremamente interessante oppure inizierà a chiedere più preventivi a più imprese per poterli comparare.
Ma parliamo un attimo del famigerato preventivo. Non si tratta di un documento ufficiale, ma di un foglio che riporta un elenco generico di lavori da fare e il relativo costo per ognuno, con un totale sommario. Bingo! Il preventivo è buono, l’impresa, a detta di chi si è impegnato a consigliarla, è seria: cosa mai potrebbe andare storto?
Quando ristrutturare diventa un incubo
Ribadendo il concetto dell’assoluta informalità del preventivo, a questo punto, se il cliente decide di affidarsi all’esperienza della ditta incaricata, iniziano i lavori. E inizia anche l’incubo.
Tra i trucchi più utilizzati per gonfiare il preventivo quando ormai è stato firmato un contratto, si può trovare:
- Il classico imprevisto dal costo esorbitante:
- La miglioria della quale non è possibile fare a meno;
- Il falso imprevisto.
1. L’imprevisto: un classico immancabile
Chi ha già ristrutturato un immobile nella propria vita sa che l’imprevisto è praticamente un must. Aumentare il costo di ristrutturazione facendo lievitare il preventivo con un lavoro imprevisto è il trucco più vecchio del mondo: generalmente, già dall’inizio dei lavori certi imprevisti tendono a comparire. Spesso, questo consente alla ditta di capire quanta pazienza ha il cliente di fronte a una spesa non preventivata.
“Purtroppo non potevamo prevedere questo costo prima dell’inizio dei lavori”.
Per quanto sia vero che in alcuni casi non è possibile sapere se ci saranno costi imprevisti, se la ditta affidataria dei lavori non è seria o specializzata professionalmente tenderà ad approfittarsi della buona fede del cliente. Gli imprevisti più frequenti sono dovuti a:
- Un progetto solo abbozzato, non completo o completamente assente;
- Un sopralluogo sommario da parte della ditta incaricata;
- La classica visione delle cose nell’ottica del si vedrà che consente all’impresa di proporre un preventivo più basso.
Un buon 90% dei cosiddetti “imprevisti” è sempre prevedibile. Generalmente, il motivo per cui le ditte riescono a farla franca sta dell’incompletezza e nell’approssimazione del progetto e/o del contratto di appalto.
2. Quella miglioria inevitabile
Con un progetto ben realizzato di ristrutturazione è praticamente impossibile non aver considerato tutte le migliorie possibili. Prima di appaltare il lavoro alla ditta incaricata della ristrutturazione, è indispensabile avere le idee molto chiare.
Chi tende a cambiare idea molto spesso durante l’esecuzione dei lavori (perché non è stato seguito da un professionista specializzato che abbia a cura il progetto), è la preda ideale di certe ditte individuali. Tutti cambiamo idea, ma è importante accorgersi di ciò che questo potrebbe comportare.
Pretendere che la ditta fornisca delle comunicazioni scritte prima di procedere con l’esecuzione dei lavori è un ottimo modo per tutelarsi da questo trucchetto.
3. Il falso imprevisto
In questo caso possiamo parlare né più né meno che di truffa a tutti gli effetti. Tuttavia, per la validità praticamente nulla di un preventivo come quello di cui abbiamo già discusso all’inizio dell’articolo, la tutela del cliente rimane nulla. Sta a lui affidarsi a un’impresa edile competente e preparata, che, lavorando nella maniera più corretta possibile, non avrà modo né interesse a truffarlo.
Spesso nei preventivi si omettono volontariamente delle spese inevitabili, ma che figureranno soltanto alla fine in qualità di imprevisto. Chi non è del mestiere, ovviamente, può essere facilmente abbindolato da questo punto di vista.
Come tutelarsi da questi trucchetti?
Stare sempre in guardia e cercare di informarsi il più possibile è sicuramente un ottimo consiglio per ogni interessato alla ristrutturazione. Per evitare di cadere nei trucchetti delle ditte che cercano di truffare e fregare soldi a un povero malcapitato, la cosa migliore da fare è affidarsi solo ed esclusivamente a imprese professionali e specializzate.
Non sempre l’offerta più vantaggiosa dal punto di vista economico lo è anche da quello funzionale. Senza contare i problemi che potrebbero comparire in futuro se i lavori non sono stati svolti correttamente. E non sempre il preventivo più costoso denota necessariamente una maggiore professionalità e un lavoro più professionale da parte dell’impresa.
Avere le spalle coperte da professionisti specializzati nel settore della ristrutturazione edilizia è l’unico modo per proteggersi da truffe, trucchetti e brutte sorprese al momento di dover saldare il conto.